Ormai non è più pensabile pianificare investimenti nelle stazioni sciistiche senza prevedere un efficiente e performante impianto per l’innevamento tecnico. Bacini di approvvigionamento idrico, macchine sempre più performanti nella produzione della neve, più efficienti nel consumo energetico e più silenziose ma tutto questo non basta ancora.
La nuova sfida si basa sull’integrazione della produzione di energia combinata, tradizionale e rinnovabile, nei processi che migliorano l’efficienza della produzione (cogenerazione che produce contemporaneamente energia meccanica e calore) e ultimamente su alcuni protocolli che consentono di sfruttare il flusso idrico che scorre nelle tubazioni dell’impianto per l’innevamento tecnico come produzione di energia.
Il risultato porta ad un saldo positivo tra l’energia consumata per l’innevamento tecnico e quella prodotta durante l’innevamento stesso.
Inutile dire che c’è molto fermento e proprio questo dovrebbe farci ben sperare per il futuro dello sci, sempre un po meno naturale … ma almeno possibile.