Club Med festeggia il 2018 con un incremento di fatturato dell’8% e un aumento delle presenze del 6,7% nelle sue strutture. Uno degli obettivi per il gruppo è l’internazionalizzazione della clientela che adesso sfiora il 70% con il Brasile, il Sudafrica, Taiwan e Australia a fare da capofila.
La tendenza sarà quella di sfruttare la bi-stagionalità della montagna esplorando anche opzioni di località a media altezza che permettano di diversificare la clientela durante la stagione estiva.
Insomma il Club med è “in caccia” per trovare nuovi siti che possano consentire uno sviluppo anche immobiliare (vedi Valmorel o le Grand Massif) con stagione invernale ed estiva, controllo e pianificazione dell’innevamento, villaggi con charme e trasformazione dei territori estivi in modo da renderli attraenti come hanno fatto in Austria e Svizzera, con la gestione dei boschi, delle radure e delle infrastrutture di servizio.
Offrire benefit come E-bike per gli ospiti aiuteranno a promuovere la stagione estiva in montagna.
Anche il recupero della stagione primaverile sciistica con promozioni e marketing, troppo spesso le condizioni sono ideali per lo sci ma il mercato non lo percepisce più come appetibile.
Queste sono le grandi sfide dei prossimi anni per il turismo della montagna, e se lo fà il Club Med…
