@gretathunberg è arrivata a scuotere le nostre coscienze e per quanto mi riguarda ne avevamo proprio bisogno, è stato un bene al di la degli schieramenti che si dividono “pro” e “contro” Greta. Il clima stà cambiando e le stazioni sciistiche devono fare i conti con questo per mantenere sostenibili i loro modelli di business tradizionali oltre a diversificare le offerte turistiche da mono a pluri-stagionali e multidisciplinari. La stagione sciistica negli ultimi 20 anni si è ridotta da 150 a 120gg e alcune previsioni riducono ulteriormente il target a 100gg ma soltanto per i resort sopra i 1400mt. Non c’è tempo da perdere gli spazi di miglioramento ci sono ma bisogna saperli riconoscere e gestire.
Tanti ski resort nel mondo hanno iniziato ad affrontare i problemi:
- Vail Co. ha iniziato un processo di ottimizzazione sulla produzione dell’innevamento tecnico per anticipare la produzione e diminuire il consumo energetico – vedi nostro post
- Sulle alpi le stazioni gestiscono gatti delle nevi con motori ibridi (elettrici e termici) per la manutenzione delle piste, Val Thorens utilizza anche navette elettriche per gli spostamenti brevi.
- Multipass per fidelizzare i clienti e rendere disponibili gli accessi ai resort del gruppo, Epic, Ikon, Magic Pass sono solo alcune delle proposte che si stanno imponendo sul mercato.
La sfida è aperta!
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